martedì 3 aprile 2018

"Cuore di Neve: Le cronache del Ragnarök" di Debora Mayfair


TITOLO: Cuore di Neve: Le cronache del Ragnarök
AUTORE: Debora Mayfair
EDITORE: DZ Edizioni
GENERE: Fantasy romance, Metropolitane
PAGINE: 237

Trama
Quello che ci definisce sono le nostre esperienze, le connessioni e le amicizie che abbiamo creato col tempo, ma... se ce le dimenticassimo? 
Se il compagno che ci scalda sia il cuore che il letto, ogni notte, diventasse uno sconosciuto?
Se non ci ricordassimo più chi siamo, e cosa siamo in grado di fare?
***
Bianca sta finalmente ritrovando il suo equilibrio. Ha chiuso la relazione affettiva con Teo, ma non il suo rapporto con l’uomo, disposto a tutto, anche a mettere a repentaglio la sua vita, per proteggerla. Lui è il suo Cacciatore, lei una Regina degli Spiriti: il legame che li unisce è saldo come l’acciaio. O almeno è quello che credono entrambi. Il ritorno del primo amore di Bianca, Hallbjörn, dall’Islanda, metterà infatti a dura prova non soltanto il rapporto tra lei e Teo, ma anche la salute psichica della ragazza, messa sempre più in crisi dalle frequenti lacune nella sua memoria.
Enormi falle nei suoi ricordi le impediscono di rammentare fino in fondo chi lei sia e quale sia il suo ruolo.
Quello che infatti Bianca non immagina è che gli ingranaggi del Ragnarök, creati da lei stessa in un tempo dimenticato, stanno iniziando a muoversi e incastrarsi a ogni suo passo.
Il destino dell’universo è appeso a un filo e alla sua capacità o meno di ricordare…

Le mie impressioni
Questo libro mi ha fatto l’occhiolino per un po’, seppur non fossi molto convinta (sia per il fatto di non impazzire per il romance sdoganato, sia perché tocca elementi della tradizione nordica, che io amo molto), l’ho comprato per supportare l’autrice e l’editoria italiana di qualità; poi, una sera, eccomi lì a sceglierlo dalla libreria senza saperne il motivo (in effetti questo è il mio modo di scegliere i libri da leggere: puro istinto e slancio del momento). Mi sono ritrovata immersa nella storia, complice lo stile d Debora, senza troppi fronzoli, ma descrittivo quanto basta per permettere alla mia mente di creare un’immagine dominante. Ho fatto l’alba, l’ho letto tutto in una notte, ininterrottamente, spinta dalla curiosità di sapere come sarebbe finita, coinvolta dalle vicende. 
L’azione non manca, il ritmo è incalzante, non mancano i problemi e neppure le emozioni, i dubbi, le incertezze. Bianca, inizialmente, mi era parsa una ragazza in balia degli eventi, ma pagina dopo pagina ha rivelato un carattere deciso, testardo, indipendente, tutte qualità che amo.
I personaggi, sono definiti, hanno una loro voce e un loro carattere, che non sempre si evince da principio e questo ne rende bella la scoperta con l’evolversi della storia, tra pregi e difetti (a seconda del gusto personale del lettore). Ammetto senza problemi, che a conquistarmi è stato Hallbjörn, forse l’ho inquadrato da subito nel modo giusto e, quindi, mi ha sempre avuta dalla sua parte. Teo, nonostante ciò, sa farsi apprezzare, soprattutto quando si scontra con Hallbjörn, sia fisicamente che verbalmente; non è esattamente il tipo di uomo che vorrei accanto (sono un po’ come Bianca temo), ma ha indubbie molte qualità e mi piacerebbe averlo come amico!
Ho apprezzato anche come sono stati usati gli elementi della tradizione nordica, che di solito sono il punto più dolente per la sottoscritta, invece, qui hanno creato un degno scenario.
Unico punto che mi ha creato qualche problema all’inizio, la scelta di inserire le pagine del diario di Bianca. Diciamo che per un po’ mi ha indispettito l’interruzione della narrazione, volevo seguire le vicende, mentre questi “stop”, mi arrivavano come intoppo, quasi inciampassi su un sasso. Dopo ci ho preso la mano ed è indubbio come queste parentesi servano a comprendere meglio tutto, a farsi un’idea più completa della storia. Si tratta di abituarsi e poi tutto fila liscio.
Ora aspetto trepidante il seguito, dato che Debora è riuscita a conquistarmi con la sua storia.

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